Osteopatia
Cos'e l' Osteopatia
L’osteopatia è una terapia manuale che, attraverso determinate tecniche manipolative, restituisce al corpo le sue capacità di rigenerazione e regolazione. Essa valuta l’individuo nella sua totalità e non in modo settoriale.
Trattasi di un trattamento manuale e non invasivo rivolto anche al neonato, alla donna in gravidanza, all’ anziano, per ogni paziente viene utilizzato un approccio ed una tecnica specifica e personale.Nell’esame del paziente oltre ai comuni test clinici si valutano le restrizioni di movimento delle articolazioni, le tensioni muscolari e fasciali , la mobilità dei visceri.La Diagnosi Osteopatica viene effettuata valutando la storia del paziente ed eventuali esami di laboratorio e sopratutto valutando i test eseguiti dall’osteopata
Il 22 Dicembre 2017 il DDL Lorenzin riconosce l’ Osteopatia come :
PROFESSIONE SANITARIA
STORIA DELL’ OSTEOPATIA
La disciplina fu fondata in America nel 1874 da Andrew Taylor Still a Kirksville, Missouri, medico di una piccola città di frontiera.Inventò l’osteopatia per sopperire alla mancanza di mezzi nella cura dei suoi pazienti, convinto, dopo numerosi studi sull’anatomia umana, che molte malattie possono essere curate intervenendo per correggere le malposizioni anatomiche che interferiscono con la circolazione sanguigna e l’attività nervosa.Il nome stesso della nuova disciplina sintetizza il concetto che l’osso (ostèon) è il punto di partenza delle condizioni patologiche e quindi della sofferenza (pathos).Sono in particolare due gli anni che segnano l’origine della sua storia: 1874, quando Still enuncia i principi dell’osteopatia, e 1892 quando fonda la prima scuola.
I PRINCIPI DELL’OSTEOPATIA
-Unità del corpo
L’individuo è visto nella sua globalità come un sistema composto da muscoli, strutture scheletriche ed organi interni che trovano il loro collegamento nei centri nervosi della colonna vertebrale. Ogni parte costituente la persona (psiche inclusa) e l’ambiente in cui essa vive è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura: dunque, il benessere.
-Relazione tra struttura e funzione
La perfezione di ogni funzione è legata alla perfezione della struttura portante; se tale equilibrio è alterato ci si trova di fronte ad una disfunzione osteopatica, caratterizzata da una zona corporea in cui è andata persa la corretta mobilità. L’organismo reagirà a tale disequilibrio creando delle zone di compenso e di adattamenti corporei non favorevoli al benessere generale dell’organismo.
-Autoguarigione
In Osteopatia non è il terapeuta che guarisce, ma il suo ruolo è quello di eliminare gli “ostacoli” alle vie di comunicazione del corpo al fine di permettere all’organismo, sfruttando i propri fenomeni di autoregolazione, di raggiungere la guarigione.
METODO OSTEOPATICO
Manipolazioni articolari:
tecniche dirette che correggono le posizioni spaziali delle articolazioni secondo i loro assi di movimento. Hanno una forte influenza neurologica, oltre che puramente meccanica, in quanto favoriscono l’emissione di corretti impulsi dalle e alle terminazioni della parte trattata.
Manipolazioni viscerali:
ristabiliscono la mobilità e la motilità (espressione della vitalità cellulare) di un organo. Queste tecniche consento di stimolare l’organo verso una corretta funzione, digestiva, di assorbimento o di espulsione, sia in un ambito più meccanico sia in ambito biochimico.
Tecniche craniali:
agiscono sul movimento di congruenza fra le ossa del cranio, andando ad agire a livello osseo, nervoso, meningeo e del liquor cefalorachidiano. Con queste tecniche si agisce in particolare sulla vitalità dell’organismo, qualità fondamentale che permette agli esseri viventi di reagire con efficacia agli eventi di disturbo provenienti dall’ambiente esterno e da quello interno.
Tecniche fasciali:
tecniche indirizzate alle fasce che in osteopatia rivestono una notevole importanza.Si tratta di strutture di origine connettivale che sono distribuite in tutto il corpo, possiamo dire che sono i tessuti che avvolgono i muscoli, gli organi interni, ed i visceri mettendoli in relazione tra loro. In caso di disfunzione osteopatica le tensioni fasciali si alterano segnalado di conseguenza la presenza di un disturbo, che può manifestarsi anche a distanza. Le fasce ricoprono un ruolo importantissimo nei meccanismi di compenso.
CAMPI DI APPLICAZIONE DELL’OSTEOPATIA
Cervicalgie;Lombalgie;Sciatalgie;Disturbi digestivi.Disturbi ginecologici;Artrosi;Cefalee;Dolori articolari e muscolari da traumi;Discopatie;Nevralgie;Epitrocleiti;Epicondiliti;Stanchezza cronica;Alterazioni dell’equilibrio;Affezioni congestizie come otiti, sinusiti;Disturbi del sonno;Stati d’ansia;